WIMBLEDON 2024: SINNER KO, ALCARAZ IN SEMIFINALE
Sinner porta Medvedev al quinto set, ma deve fare i conti con dei problemi fisici (giramenti di testa, ndr) chiedendo un medical time-out nel corso del terzo set. L’altoatesino rinsavisce e ci prova – anche in maniera esimia – ma non riesce a portar a casa l’ambita semifinale.
Alcaraz fa invece i conti con un avvio di gara complicato contro un esemplare Tommy Paul. Il campione in carica non si lascia scalfire dal primo set e torna ben presto sulla giusta carreggiata per trovare la vittoria in quattro set.
La prima semifinale di Wimbledon 2024 sarà Medvedev – Alcaraz. Facciamo però un passo indietro, se me lo concedete.
Wimbledon è il maggior torneo tennistico su erba ma è anche un palcoscenico speciale, condito da un’aurea tutta sua e che lo eleva ad essere uno degli Slam più ambiti tra i giocatori e gli addetti ai lavori.
Precisiamo: non che gli altri Major siano tornei di poco conto, anzi. Tuttavia, ci sono diverse ragioni per le quali il torneo inglese è particolarmente sentito sia dai giocatori, sia dagli appassionati. Quella principale risiede forse nella storicità, perché Wimbledon è il torneo di tennis più antico che esista e dal 1877 fa danzare graziosamente sulla sua erba giocatori agghindati rigorosamente di bianco. E per chi non rispetta questo dress code, ancora oggi, vi sono sanzioni (Kyrgios docet).
Il record di vittorie (8) è di un certo Roger Federer – forse qualcuno ne ha sentito parlare.
Per certi versi, Wimbledon è il tennis. Questo assunto si rispecchia nei giocatori, che bramano la coppa dell’All England Lawn Tennis, club che con il Croquet Club diede luce a questo torneo. Il resto, è storia.
Medvedev – Sinner
Una storia e una tradizione che hanno spinto anche Jannik Sinner, numero 1 al mondo, a mettercela tutta per staccare il biglietto per la semifinale di quest’anno.
Dopo un primo set equilibrato, portato a casa proprio al tie-break dall’italiano, Medvedev conquista il secondo pareggiando i conti. Qui, iniziano i problemi fisici di Jannik, che alle prese con dei forti giramenti di testa, ha dovuto chiedere l’intervento del medico in campo.
Al rientro, dopo 10 minuti, la partita sembra già essere incanalata sulla rotta del russo. Pare, infatti.
Sinner sembra in effetti essersi un po’ ripreso, ma è da subito riscontrabile la sua tenue energia messa in campo. Pochi colpi da fondo spinti con forza, tante smorzate a rete nel tentativo di destabilizzare Medvedev, che nel frattempo si era un po’ forse adagiato sugli allori vista la situazione.
Sul 5-4 e con il set praticamente in tasca, Medvedev perde il servizio e Sinner riesce, a sorpresa, a riportare la partita in parità.
Il numero 1 al mondo riesce a tenere saldamente il servizio nel game successivo lasciando a 0 il russo, che al suo turno di battuta concede addirittura due set point a Sinner, il quale però non riesce a capitalizzare. Da claudicante, senza alcun preavviso, Jannik recupera un barlume di energia e inizia a crederci.
Medvedev, con la mano un po’ tremante, riesce poi a portare l’italiano al tie-break. Con un ennesimo ribaltamento di fronte, il russo riesce a vincere il set – che, a dirla tutta, poteva essere vinto in quattro e quattr’otto dal numero 5 ATP, viste le condizioni di Sinner e la direzione che stava prendendo l’incontro
La partita prende una piega strana. Sinner sale in cattedra e vince senza indugi il quarto set, lasciando al russo solo due game.
Al quinto, la musica è diversa. Medvedev riesce a togliere il servizio a Sinner al primo turno di battuta del set. Da qui, i cambiamenti di fronte si esauriscono.
La lotta con unghie e denti di Jannik, si arrende a un cinico Medvedev; il quale ha saputo, pur con difficoltà e un poco di indigenza, a capitalizzare quanto basta per vincere l’incontro.
Alcaraz – Paul
Nel caldo pomeriggio londinese, sul campo 1 di Wimbledon si danno invece bagarre Carlos Alcaraz e Tommy Paul. Lo spagnolo, campione in carica e fresco vincitore del Roland Garros, si trova malauguratamente per lui subito sotto pressione. Paul stupisce e gioca un tennis efficace nei confronti del campioncino di Murcia. Nonostante gli scambi prolungati e intensi potrebbero far pensare ad un vantaggio tecnico di Alcaraz (scuola spagnola, che ci ha abituato a questo tipo di gioco), è comunque l’americano che riesce a spuntarla inizialmente, aggiudicandosi il set con un punteggio di 7-5.
Alcaraz, si sa, ha fatto della resilienza il suo cavallo di battaglia. Gli addetti ai lavori sanno che non sarebbe bastato un set per impensierire lo spagnolo. E, infatti, così non è stato.
Carlos rientra in campo con nuovo vigore nel secondo set, ma non senza difficoltà. Dopo aver perso il servizio subito in entrata, lo spagnolo riesce a recuperare grazie all’innalzamento della qualità del suo gioco e l’abbassamento della concentrazione dell’americano numero 12 al mondo. 6-4 per lo spagnolo e partita in parità.
Il terzo e quarto set vedono un Alcaraz trasformato, che sfrutta ogni opportunità per mettere sotto pressione Paul. Il dritto gira bene: i colpi si infrangono sulle corde per generare dei veri e propri missili. Non per nulla, si dice che il murciano abbia il miglior dritto nel circuito.
Con un gioco da fondo campo più preciso e potente, lo spagnolo riesce quindi a dominare entrambi i due set successivi, con un netto 6-2, 6-2 che lo portano ad avanzare nel torneo.
Tanti nomi, un solo vincitore
Il tennis è bello quanto spietato. Le partite si girano e si rigirano in un amen e se per il calcio “Rigore è quando arbitro fischia” (Boskov), nel tennis si potrebbe dire: “Vittoria è quando l’ultimo punto è giocato”.
Sinner ci ha provato senza riuscirci dimostrando, tuttavia, la stoffa del campione che è: nonostante i problemi fisici, ha dato tutto ciò che aveva per continuare a calcare il centrale di Wimbledon.
E Tommy Paul? Un grande primo set non è bastato contro un Alcaraz in un formato – lasciatemelo dire – un po’ “diesel”. Quando ingrana, però, lo spagnolo non ne ha per nessuno e ad oggi è ancora lui quello da battere quando è in forma – Djokovic permettendo, chiaramente.
Il serbo, tra le altre cose, sarà impegnato nella giornata di oggi con un De Minaur che è partito col giusto piede nella competizione. Il tabellone può giocare comunque a favore dell’ex numero 1 , che ha sicuramente le carte in regola – nonostante l’infortunio e l’operazione al ginocchio di recente fattura – per centrare l’ennesima finale del torneo inglese.
Il vincente di questa sfida, infatti, si scontrerà con il vincitore fra Musetti e Fritz, i quali, anch’essi, si giocheranno l’accesso alla semifinale nella giornata odierna.
Affaire à suivre!