VALERIO DI CESARE: COME ROVESCIARE UN DESTINO CRUDELE

La Bari espugna il Liberati di Terni con un secco 3-0 grazie al proprio capitano e conquista un’insperata salvezza

Se provate a dire ad un qualsiasi bambino che si approccia al mondo del calcio carico di aspettative che il giorno del suo 41esimo compleanno salverà la propria squadra dalla retrocessione in Serie C con una rovesciata spettacolare probabilmente non sarà così entusiasta. I sogni del mondo del pallone sono da sempre fatti di coppe scintillanti e conti in banca strasferici, ma non sempre coppe e conti in banca possono valere una rovesciata in un playout di Serie B in quel di Terni.

Valerio di Cesare è un ragazzo di 41 anni ed in carriera ha avuto anche l’onore di vestire maglie molto prestigiose (Lazio, Chelsea e Torino su tutte) e sognare molto più in grande, ma se si chiedesse a Valerio se scambierebbe le emozioni vissute il giorno del suo 41esimo compleanno con una Champions League probabilmente risponderebbe di no. Di Cesare torna a Bari dopo la sua prima esperienza biennale 2015-2017 (interrotta da un anno di Parma) nel momento più buio della storia dei Galletti: È l’estate 2018 e la SSC Bari rinasce in Serie D dalle ceneri della FC Bari (in precedenza AS Bari) dopo un atroce fallimento.

Di Cesare con la fascia da capitano al braccio trascina la nuova Bari dalla Serie D alla Serie B in soli 4 anni (dopo tre stagioni tribolate in Serie C). il primo anno di Serie B della SSC Bari sembra un trionfo annunciato. La squadra imbottita di talenti (Folorunsho e Cheddira su tutti) cavalca spedita verso la massima serie passando attraverso i playoff. Sembra che manchi solo la festa a celebrare il ritorno in A dei galletti quando Pavoletti all’ultimo minuto della finale di ritorno disintegra i sogni di gloria biancorossi con un’incornata che spedisce il Cagliari in massima serie. L’amarezza della mancata promozione segnerà irrimediabilmente la stagione successiva (saranno proprio le lacrime di Di Cesare in una conferenza recente a sottolinearlo).

Il campionato 2023/24 dei biancorossi è a dir poco fallimentare. Una serie di acquisti sbagliati, risultati deludenti e innumerevoli cambi in panchina portano la Bari a strappare all’ultima giornata lo spareggio salvezza contro la Ternana. Le unghie ed i denti che hanno strappato il pass per i playout ovviamente sono proprio quelli di capitan Di Cesare. Con una serie di gol spettacolari nelle ultime giornate il capitano biancorosso porta punti vitali e insperati alla propria squadra. L’andata della finale playoff sembra rispecchiare in pieno la stagione maledetta dei galletti: il vantaggio Bari arriva improvvisamente con Nasti dopo un primo tempo pericolosamente in balia degli avversari umbri (che sbagliano addirittura un rigore).

Il secondo tempo sembra ormai avviato verso il trionfo per 1-0, quando Pereiro nel finale gela il San Nicola con un sinistro al limite che trafigge Pissardo grazie ad una sfortunatissima deviazione. Il destino crudele si è rivelato nel suo disegno diabolico: la deviazione che condanna i biancorossi è proprio di capitan Di Cesare e rischia di macchiare così il suo (probabile) addio al suo pubblico nella partita più difficile della sua carriera. Il destino spesso può essere davvero crudele e porsi come sentenza ineluttabile, ma a volte trova sulla propria strada eroi in grado di soprenderlo e rovesciarlo, uno di questi sarà proprio il capitano Valerio Di Cesare.

Siamo nel secondo minuto di recupero del primo tempo della finale di ritorno in quel di Terni, quando i padroni di casa concedono un calcio d’angolo ad un Bari praticamente innocuo. Dalla bandierina va Sibilli che spedisce un cross spiovente verso il secondo palo. Il cross è lungo (troppo lungo) ma non abbastanza perché verso il vertice destro dell’area ternana spunta proprio lui, capitan Di Cesare che impatta perfettamente in semi rovesciata il pallone spedendolo dritto in porta. Dalla magia del capitano in poi il match volge totalmente a favore della Bari che chiuderà i conti con Ricci e Sibilli fissando il punteggio sullo 0-3. Valerio Di Cesare non avrà vinto mai una Champions League, ma proprio come un altro eroe di provincia (Menchino Neri: eroe della rovesciata dei sogni in Arezzo Campobasso) regala al proprio popolo una miracolosa salvezza riscattandosi con una prodezza immortale.