Top e Flop della 6a giornata di Champions League: protagonisti, delusioni e sorprese

Si è conclusa anche la sesta giornata di Champions League, che non ha sicuramente annoiato. Le italiane hanno tutte sorpreso, chi in positivo (Juventus e Atalanta) e chi in negativo (Milan e Inter). Il Liverpool non riesce a perdere e continua il suo cammino europeo inarrestabile, mentre il City sembra non trovare la luce in fondo al tunnel. Il Lipsia è ufficialmente fuori dalla corsa ai playoff, mentre Milan e Atalanta puntano anche alla top 8. Il Real può finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo una partita sudata a Bergamo. Infine lode alle francesi Lille e Brest, che stanno reggendo benissimo il palco più importante d’Europa, a differenza di un PSG sempre molto confuso.

Top 11 (4-3-3)

Portiere

Łukasz Skorupski (Bologna): era una corsa a due tra il polacco e Ivan Gutesa della Stella Rossa, ma vista la sconfitta di quest’ultima contro il Milan la scelta è ricaduta sul portiere esperto del Bologna, che non delude mai. Tantissime parate contro il Benfica, squadra dal grandissimo talento offensivo, con un Bologna che però non va oltre il pari, lasciandosi poco spazio per puntare a un posto tra le prime ventiquattro.

Difensori

Achraf Hakimi (PSG): Partita incredibile per il terzino marocchino, che serve due assist nella vittoria del PSG a Salisburgo, per mantenere vive le speranze playoff dei parigini. Una prestazione offensiva di altissimo livello per l’ex Inter in linea con la stagione importante che sta vivendo. Se il PSG vuole strappare un posto nelle prime ventiquattro, Hakimi è una certezza su cui puntare!

Julien Le Cardinal (Brest): Impossibile non menzionare uno dei protagonisti della campagna europea più sorprendente dell’anno. Il gol del terzino francese (uscito per infortunio verso l’ora di gioco) porta il Brest a 13 punti e li tiene in piena lotta per un posto tra le prime otto … non svegliateli!

Nordi Mukiele (Bayer Leverkusen): Partita importante per il difensore ex PSG, che riesce nell’impresa di segnare all’Inter il primo gol di questa Champions, e allo stesso tempo tenere a bada la fortissima fascia sinistra nerazzurra. Il Leverkusen la risolve nuovamente nel finale (ormai un marchio di fabbrica) e si riporta in lizza per i playoff diretti, sperando anche in un posto tra le prime otto.

Josha Vagnoman (Stoccarda): grande vittoria dello Stoccarda che guadagna tre punti importanti contro lo Young Boys di Berna, nel segno di Enzo Millot e del terzino tedesco classe 2000. Quest’ultimo chiude la partita con un gol e un assist, unendo una solidità difensiva e una pericolosità offensiva che lo hanno reso una mina vagante per tutta la partita.

Centrocampisti

Jude Bellingham (Real Madrid): l’MVP della partita lo ha vinto Lookman, che chiude una grande prestazione, ma il gol che decide la partita lo segna il centrocampista blanco, dando continuità al periodo di grazia che sta vivendo. L’inglese con una partita totale sui due lati del campo sta tenendo accese le chance di playoff della squadra di Ancelotti, che dopo un periodo difficile sembra rimanere saldo sulla propria panchina.

Michael Olise (Bayern Monaco): partita clamorosa per il nuovo acquisto dei bavaresi, che travolge lo Shaktar in attacco e in difesa. Doppietta, assist, 6 dribbling completati e 11 contrasti a terra hanno reso l’ex Crystal Palace letteralmente imprendibile, in una stagione da vero protagonista in un Bayern Monaco molto determinato a vendicarsi per il titolo perso l’anno scorso.

Enzo Millot (Stoccarda): ecco il già citato trequartista dello Stoccarda, che ha dominato lo Young Boys in entrambe le fasi di gioco. Determinante in attacco dove ha prodotto molto per i compagni e chiuso con un gol e un assist, e altrettanto in difesa dove si è impegnato a mantenere l’equilibrio e ha anche completato diversi recuperi palla. Serata da grande per il 10 tedesco classe 2002, che attirerà su di sé l’attenzione di tante squadre.

Attaccanti

Mohamed Salah (Liverpool): il campione del Liverpool non ha alcuna intenzione di fermarsi, e continua a trascinare la sua squadra partita dopo partita. Nonostante le discussioni sul contratto in scadenza, l’egiziano non sembra intenzionato a rallentare. Slot ha messo su una supercar e Salah è il vero motore che la spinge così forte con l’obiettivo di vincere tutto quest’anno.

Löis Openda (RB Lipsia): nonostante la sconfitta e l’eliminazione matematica dalla Champions League 24/25, l’attaccante belga ha messo in piedi una prestazione di altissimo livello contro l’Aston Villa, che solo nel finale riesce a risolverla. Un gol, un assist e in generale poche sbavature in una partita che avrà si condannato il Lipsia, ma ci ha fatto capire che Openda è un giovane attaccante che merita la nostra attenzione.

Bukayo Saka (Arsenal): è in notti come questa che aspettiamo il talento inglese, che chiude la partita con due gol e un assist in un momento importantissimo per le sorti europee dei Gunners. Prestazione totale (anche difensivamente) per il classe 2003 che ha seminato il panico nella difesa del Monaco, in una partita senza storia che avrebbe potuto anche finire con più gol di scarto.

Allenatore

Arne Slot (Liverpool): il nuovo allenatore dei Reds sembra che stia costruendo una statua bellissima dalle “macerie” lasciate da Klopp, che aveva un po’ faticato negli ultimi anni. È bastato poco a rendere il Liverpool una vera corazzata, e virtualmente la prima qualificata (ad oggi imbattuta) ai playoff di Champions League.

Flop 11 (4-3-3)

Portiere

David von Ballmoos (Young Boys): nonostante la difficoltà evidente della partita (non è mai facile affrontare una squadra “scheggia impazzita” come lo Stoccarda), il portiere dei bernesi si ritrova senza troppe discussioni tra i peggiori giocatori della giornata. Solo una parata e cinque gol subiti in una serata nera per tutta la squadra … cancellare tutto e testa alla prossima!

Difensori

Nicolás Capaldo (RB Salisburgo): Serata da ottovolante per il terzino argentino, che si è ritrovato a difendere la fascia di Nuno Mendes e Barcola, due dei migliori dribblatori di Francia se non d’Europa. Nove dribbling subiti e un’ammonizione in una partita che speriamo il classe ‘98 dimentichi presto.

Alaa Ghram (Shaktar Donetsk): Altrettanto da dimenticare la partita del centrale tunisino, che ha patito molto lo stato di grazia di Olise ed è stato più e meno colpevole su due gol del Bayern Monaco, soprattutto in occasione del rigore causato. Avrà modo di rifarsi, ma intanto speriamo riesca a dormire nei prossimi giorni!

Mohamed Salisu (AS Monaco): partita da dimenticare per tutti i monegaschi, ma soprattutto per il centrale ghanese, particolarmente colpevole in occasione del secondo gol dell’Arsenal. Partita veramente complicata per il classe ’99, che si è ritrovato davanti un ottimo Gabriel Jesus e un Bukayo Saka in stato di grazia.

Loris Benito (Young Boys): un’altra vittima, inevitabile, del tracollo degli svizzeri contro lo Stoccarda. Proprio il capitano si è trovato particolarmente in difficoltà, dovendo contenere Millot (già citato tra i top) e Fabian Rieder, che ha chiuso con tre assist.

Centrocampisti

Donny van de Beek (Girona): sembra improbabile ormai un ritorno del giocatore che ha fatto innamorare tutti ai tempi dell’Ajax. Una parabola discendente che sembra senza fine per il ’97 olandese, che ha causato il rigore trasformato da Salah, poi risultato decisivo ai fini del risultato. Un giocatore che ha tradito le aspettative, in una squadra che non sta mantenendo il livello dello scorso anno, che peccato!

Yunus Musah (Milan): partita fin troppo complicata per il Milan, che soffre contro la Stella Rossa e strappa i tre punti solo nel finale. Tra i peggiori in campo c’è il 2002 statunitense, complice sul gol subito da Radonjic e quasi impalpabile in attacco, dove viene sacrificato per mantenere equilibrio sulla fascia. Il Milan sta avendo tanti problemi, che non possono ricadere solo su alcuni singoli, ma quando qualcuno fa fatica è giusto farlo notare.

Ayyoub Bouaddi (Lille): partita complicata un po’ figlia dell’inesperienza per il giovanissimo centrocampista del Lille. Infatti, il classe 2007 ha patito molto le incursioni dei centrocampisti dello Sturm Graz, che ha messo in difficoltà una delle sorprese più grandi della Champions di quest’anno.

Attaccanti

Joël Monteiro (Young Boys): anche l’attaccante svizzero chiude una partita molto complicata, con una prestazione offensiva pressoché nulla e aggravata da due gravi errori che portano a un tiro e a un gol i giocatori dello Stoccarda. Serata da dimenticare in toto.

Ermedin Demirović (Stoccarda): non è stata una serata spettacolare per tutti i giocatori dello Stoccarda, ad esempio per il loro numero 9. Infatti, Demirovic ha sprecato diverse occasioni importanti per allargare il divario e migliorare la differenza reti, uno dei fattori più importanti nel determinare il posizionamento in classifica a parità di punti.

Vaggelīs Paulidīs (Benfica): partita complicata per l’attaccante della nazionale greca, che soffre la fisicità di Beukema e Casale e non riesce a bucare la porta di Skorupski. Difficile serata proprio perché i centrali emiliani gli hanno tolto una delle sue armi migliori, i duelli aerei (0 su 5 vinti), tanto che l’allenatore lo ha sostituito al 72esimo per rimescolare le carte in tavola.

Allenatore

Marco Rose (RB Lipsia): Torna in questa lista funesta l’allenatore del Lipsia, forse nella partita migliore giocata dalla sua squadra in questa campagna europea. Nonostante tutto la Champions League del Lipsia è stato un fallimento su tutti i fronti, con zero punti raccolti in sei partite e tanto amaro in bocca per una squadra che sembra non riuscire mai a compiere il passo decisivo per diventare davvero grande.