Il Real Madrid ribalta il Bayern a maniera sua al Bernabéu e conquista la diciottesima finale de la coppa dei campioni della propria storia

Serata indimenticabile quella dei blancos grazie all’eroe improvvisato joselu , che porta il Real Madrid dall’incubo al sogno nel giro di 2 minuti facendo staccare il pass per la finale di Wembley del 1 giugno dove ad aspettarli ci sarà un’altra tedesca: il Borussia Dortmund 

Jose luis Sanmartin Mato, anche detto Joselu…

Se all’andata il Real Madrid ha subito il gioco del Bayern, questa volta la squadra di Ancelotti si è imposta sin da subito come padrona del campo, creando azioni su azioni soprattutto grazie anche al vivace Bellingham, che all’andata ha sofferto non poco, svolgendo alla perfezione il lavoro chiesto da Carletto. Fase difensiva pressoché perfetta, senza mai dare la possibilità alla squadra di Tuchel di rendersi pericoloso tranne, ovviamente, nell’azione del goal di Alphonso Davies, un goal “ancelottiano” dopo aver passato tutto il tempo nella propria metà campo, il canadese sfrutta alla perfezione la prateria in contropiede terminando l’azione sterzando sorprendentemente sul destro mettendola all’incrocio. Ma si sa i Blancos in Champions sono immortali, come successe 2 anni fa contro il city, la svolta arriva dalla panchina, ai tempi fu Rodrygo a ribaltare il Manchester con una doppietta in 2 minuti, questa volta invece ci ha pensato il giocatore meno atteso, un ragazzo di 34 anni nato a Stoccarda e con la passione per i Blancos sin da bambino: Joselu, che come un angelo caduto dal cielo, atterra al Bernabeu a risolvere qualcosa che ormai era già scritto, segnando la doppietta più importante della sua intera carriera e regalando una serata indimenticabile a tutti i tifosi madrileni.

Giocatore chiave per gli spagnoli è stato sicuramente Vinicius, che con i suoi classici cambi di ritmi è riuscito a generare innumerevoli occasioni da goal, facendo capire di essere uno degli esterni di attacco più forti al mondo.

Ein Schritt: a solo un passo…

La stagione Bavarese arriva al termine con questa sconfitta, un risultato che pesa, soprattutto sapendo che la finale tanto desiderata era praticamente tra le mani. Nell’aria si sentiva già l’odore di un remake della finale di Champions di 11 anni fa, tutta alla tedesca, un “Der Klassiker” che sarebbe stato nuovamente disputato a Wembley, Ma tutto ciò non sarà possibile, un sogno frantumato in pochi minuti a causa di due disattenzioni molto gravi. La partita del Bayern è stata condotta nel modo corretto, giocare una semifinale di Champions al Bernabeu di certo non è semplice, ed è questo il motivo per cui la resistenza mostrata dagli 11 di Tuchel è stata da applausi, attenzione difensiva ai confini della perfezione con un Neuer mostruoso e una mediana solida composta dal giovane talentuoso Pavlovic e Laimer, ma tutto ciò fino all’88esimo, minuto nel quale i bavaresi hanno spento l’attenzione e si sono fatti rimontare in un batter di ciglia, disattenzioni che contro il Real in Champions non puoi assolutamente permetterti. Dunque la stagione del Bayern termina con una sconfitta amarissima e con zero titoli in bacheca, evento che non accadeva dalla stagione 2011/12, confermando l’ipotesi che il povero Harry Kane abbia una maledizione nel vincere i titoli che ancora oggi non si riesce a capire.

1 giugno 2024: Wembley è pronto

Dopo mesi e mesi di partite europee siamo finalmente arrivati alla partita più attesa, a contendersi la 69esima coppa dei campioni saranno: Borussia Dortmund e Real Madrid. Una sfida che all’interno di ognuna delle squadre ha una storia da raccontare, partendo dai tedeschi che parteciperanno alla terza finale europea della propria storia e che potrà coronare finalmente una carriera gigantesca di un giocatore molto sfortunato, ma che non ha mai mollato e che ha sempre lottato per i propri colori, e che tristemente affronterà l’ultima stagione con la maglia giallo nera, stiamo parlando di Marco Reus, che dopo il campionato perso clamorosamente all’ultima giornata la stagione scorsa, vorrà lasciare il segno una volta per tutte in questo club, alzando il trofeo più importante. Il Real invece si trova alla ricerca della 15esima vittoria della champions, sorretta da uno che l’anno scorso ha proprio giocato insieme a Reus: Bellingham, uno dei diversi simboli dei Blancos di quest’anno, che non si accontenta ovviamente solo del campionato e proverà a vincere ciò che è la loro specialità.

Una partita che darà tanto e che vedrà opposte due squadre che prima che giocare coi piedi, giocano soprattutto col cuore.

Tutti gli appassionati di Calcio aspetteranno il 1 giugno con ansia.