Riconferma o riscatto? Sinner vs Zverev in finale agli Australian Open 2025
Domenica 26 gennaio la finale maschile nella Rod Laver Arena di Melbourne. Sinner punta a confermare il titolo, Zverev invece a conquistare il suo primo titolo Slam.
Il cammino di Jannik Sinner verso la finale
Il numero uno del ranking ATP, Jannik Sinner, è approdato in finale concedendo soltanto due set durante il torneo: uno alla wildcard australiana Tristan Schoolkate e uno a Holger Rune. L’anno scorso, Sinner aveva trionfato a Melbourne conquistando il suo primo Slam, perdendo un solo set (al tiebreak) contro Djokovic, quando era il numero 4 al mondo.
Quest’anno il suo percorso verso la finale non è stato privo di ostacoli. Le difficoltà non sono arrivate tanto dagli avversari quanto dalle sue condizioni di salute. Agli ottavi di finale, Sinner ha dovuto affrontare un Holger Rune in ripresa e le condizioni climatiche estreme di Melbourne, con caldo e umidità soffocanti. Durante il secondo set degli ottavi, Sinner ha mostrato segni di disagio fisico, accusando nausea, mal di testa e tremori, sintomi che si trascinavano già da giorni. Il suo coach, Simone Vagnozzi, ha rivelato che Sinner ha dovuto ridurre al minimo gli allenamenti per preservare le energie.
A complicare il tutto, c’è lo stress psicologico derivante dal caso Clostebol, che potrebbe mettere a rischio la sua carriera. Il TAS ha annunciato che l’udienza si terrà il 16 e 17 aprile a porte chiuse, lasciando il tennista in un limbo emotivo fino a una decisione definitiva. Infine, il suo secondo coach, l’australiano Darren Cahill, ha comunicato che questo sarà il suo ultimo anno al fianco di Sinner, aggiungendo ulteriore incertezza al futuro.
Nonostante tutte queste difficoltà, Jannik Sinner mantiene chiari i suoi obiettivi e punta con determinazione alla riconferma del titolo.
Il cammino di Alexander Zverev verso la finale
Alexander Zverev, numero 2 del mondo, si è fatto strada verso la finale degli Australian Open 2025 cedendo solamente due set lungo il percorso. Il primo set perso è arrivato contro Ugo Humbert (testa di serie n.14), mentre il secondo contro Tommy Paul (testa di serie n.12). Lo scorso anno Zverev si era fermato in semifinale, sconfitto in rimonta da Daniil Medvedev, ma quest’anno il tedesco ha dimostrato una maggiore solidità, arrivando così alla sua prima finale a Melbourne.
Il match più impegnativo del torneo per Zverev è stato proprio contro lo statunitense Tommy Paul nei quarti di finale. In una lunga battaglia, Paul ha avuto ben 11 palle break durante la partita. I primi due set si sono conclusi al tiebreak, entrambi vinti da Zverev grazie alla sua capacità di mantenere la lucidità nei momenti cruciali. Il terzo set ha visto un dominio di Paul, che si è portato avanti con due break, ma nel quarto set lo statunitense è calato visibilmente, permettendo a Zverev di chiudere con un netto 6-1 e di guadagnarsi l’accesso alla semifinale contro Novak Djokovic.
La semifinale, molto attesa, prometteva spettacolo e colpi di scena, e così è stato. Djokovic, reduce da una vittoria in quattro set contro Carlos Alcaraz nei quarti di finale, era arrivato al match con Zverev mostrando già qualche problema fisico. Durante il match con Alcaraz, infatti, aveva manifestato dolori alla coscia sinistra, che in semifinale era completamente fasciata. Dopo un primo set combattuto, conclusosi al tiebreak a favore di Zverev, Djokovic si è ritirato a causa di un peggioramento delle sue condizioni fisiche. In conferenza stampa, Djokovic ha spiegato che i dolori alla gamba, causati da uno strappo muscolare, gli rendevano impossibile continuare. Ha inoltre lasciato intendere che questa potrebbe essere stata la sua ultima partecipazione agli Australian Open, esprimendo incertezze sul suo futuro nel circuito ATP.
Domenica, il ventisettenne Zverev giocherà la sua terza finale Slam in carriera, puntando al suo primo titolo Major e al 24° titolo ATP complessivo. Dall’altra parte, Jannik Sinner, già campione a Melbourne, cercherà di confermare il suo dominio sul cemento australiano e di conquistare il suo 19° titolo ATP. L’attesa è quasi finita: il verdetto arriverà domenica mattina.