Siamo giunti alla fine di uno dei più bei mondiali di sempre, un torneo che ci ha regalato tante emozioni e colpi di scena, e che ha visto l’incoronazione della nazionale argentina, capitanata dal giocatore più forte di sempre: Lionel Messi

Abbiamo assistito agli ultimi mondiali di giocatori che hanno segnato una  generazione calcistica come: Luka Modric, Neymar Jr, Lewandowski,Thomas Muller, Eden Hazard ed il grandissimo CR7. Ci siamo goduti l’esordio di nuove stelle nascenti e di giocatori che finalmente hanno mostrato le loro potenzialità al mondo intero. Un mondiale che partiva con le peggiori aspettative, finito poi per farci incollare davanti agli schermi fino all’ultimo secondo per ammirare la finale più bella di sempre.
Questo mondiale ci ha fatto capire che non bisogna mai mollare e che bisogna lottare fino all’ultimo secondo, credendoci sempre.

Siamo arrivati dunque al momento di tirare le somme, chi ha rispettato le aspettative? Chi le ha deluse? E chi ha sorpreso?

Bene vediamo chi sono stati i TOP e i FLOP del Mondiale Qatar 2022.

TOP

ARGENTINA

Campioni del mondo per la terza volta nella loro storia: la “Scaloneta” rispetta le aspettative e vince il mondiale meritatamente, anche dopo la sorprendente sconfitta nella prima partita contro l’Arabia Saudita, diventando così la seconda nazionale nella storia dei mondiali a vincere il torneo perdendo all’esordio (la prima la Spagna nel 2010). Argentina capitanata e trascinata da un giocatore eterno, che ribadisce ancora una volta di essere il migliore nella storia: Lionel Messi, che con 7 goal e 3 assist viene premiato come MVP del torneo. Oltre a lui però, abbiamo assistito a prestazioni sontuose di giocatori non molto conosciuti prima del mondiale, come Alexis Mac Allister ( classe 98′, giocatore del Brighton in EPL) ed Enzo Fernandez (classe 2001, giocatore del Benfica) che ha vinto anche il premio come miglior giocatore u21 del mondiale. Infine, come non nominare Emiliano Martinez “el Dibu”. Uno dei giocatori chiave dell’ albiceleste, un personaggio controverso, che all’ultimo secondo dei tempi supplementari della finale sul l punteggio di 3-3, compie una parata che presumibilmente sarà ricordata come la migliore della storia del calcio, e che regala la coppa del mondo ad una nazione che non trionfava da quel 1986 grazie ad un certo Diego Armando Maradona.

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MAROCCO

Ovviamente la squadra nordafricana non poteva rimanere esclusa dalla lista. La piacevole favola magrebina che ha sorpreso tutto il mondo arrivando alle semifinali. Una squadra che prima dell’inizio del Mondiale veniva considerata come una possibile “underdog”, ma mai avremmo immaginato una scalata così importante classificandosi come quarta squadra del mondiale. Una nazionale che con grinta, unione e classe, è riuscita a passare come prima in un girone con Belgio e Croazia, e a battere agli ottavi e ai quarti rispettivamente Spagna e Portogallo. è stata la prima squadra africana a raggiungere la top 4 in un mondiale, trascinata da giocatori come: Hakimi, Ziyech, Boufal e da un centrocampo incredibile composto da Amrabat (Fiorentina) e Ounahi (classe 2000). Un Marocco che però si schianta contro l’armata francese, ma ciò non toglie il merito di un fantastico cammino fatto, e di un traguardo che mai nessuno si sarebbe immaginato. I leoni dell’atlante ci hanno fatto sognare  fino all’ultimo, una squadra che ha saputo mostrare al mondo intero di che pasta è fatta il calcio africano.

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GIAPPONE

La nazionale asiatica merita la menzione in questa lista. Un gruppo che ci ha fatto ricordare dei fantastici Holly e Benji, e che stava per sfiorare l’impresa dei quarti di finale. La nazionale guidata dall’allenatore Moriyasu si è rivelata la “ammazza grandi” del torneo, vincendo contro nazionali del calibro di Spagna e Germania. Queste due vittorie li hanno portati alla qualificazione agli ottavi come prima del girone, eliminando una delle possibili contendenti al premio finale: la Germania. La loro umiltà e velocità hanno fatto sì che il Giappone potesse lottare fino all’ultimo per un qualcosa di più grande, ma il loro sogno si è fermato proprio agli ottavi, dove nella lotteria dei rigori ha perso contro la Croazia, medaglia di bronzo in Qatar . Questa squadra ci ha insegnato a non mollare mai, e che anche se sembra che l’eliminazione sia prossima, c’è sempre quel filo d’erba di speranza che ti fa rimanere in vita.

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FLOP

GERMANIA

La delusione più grande del torneo, per la seconda volta consecutiva, dopo aver vinto il mondiale del 2014. La Germania esce ai gironi e saluta tutti prima del previsto. Una squadra composta da giocatori di livello assoluto che però non ha saputo reggere la pressione di fronte alle prime difficoltà. Alla vigilia del torneo era posta come una delle grandi favorite per la vincita della coppa. La squadra c’è eccome, il problema più grande è stata la mancanza di un vero 9 tra i titolari. Una mancanza che si è sentita nella prima partita contro il Giappone, dove la squadra di Flick ha sprecato tanto, e gli errori in un mondiale costano molto caro, in questo caso un’eliminazione prematura ai gironi. Fanno ben sperare le prestazioni del giovanissimo Jamal Musiala, che potranno aiutare i Tedeschi nei prossimi tornei internazionali a venire.

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BELGIO

La golden generation è arrivata al capolinea, ma non ci si aspettava di sicuro così malamente. Una squadra giunta alla fine del suo ciclo: alla vigilia veniva considerata come la possibile “underdog”, come nei passati 4 tornei importanti tra europei e mondiali. Questa Golden Generation possiamo descriverla come la squadra sorpresa per antonomasia, ma in effetti questa nazionale composta da giocatori stellari come: Eden Hazard, Lukaku, De Bruyne, Courtois, Carrasco, Mertens…e molti altri, non ha mai vinto nulla. Ci si aspettava che in questo loro ultimo mondiale potessero finalmente raggiungere il premio massimo. Invece no, la nazionale fiamminga crolla nel peggiore dei modi; screzi nello spogliatoio hanno portato un clima che di certo non aiuta in campo,  tutto ciò abbinato ad errori banali in campo, una forma fisica penosa e una mancanza di obiettivi (De Bruyne sin dalla prima partita dichiara che la squadra non aveva nessuna chance di vittoria) porta all’eliminazione della nazionale ai gironi, e pone fine all’era d’oro (ma non vincente) del Belgio.

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SERBIA

Una squadra da cui sicuramente ci si aspettava di più era la Serbia, una nazionale composta da tanti talenti tra cui alcuni provenienti dalla serie A, come: Vlahovic, Milinkovic Savic, Kostic…ecc. La Serbia ha deluso completamente le aspettative, in un girone abbordabile, è riuscita a terminare ultima a causa di una difesa che non ha saputo mantenere il livello proposto dai compagni in attacco. Disattenzioni su disattenzioni hanno portato anche ad un clamoroso pareggio contro il Camerun (3-3) nel quale la squadra europea si è fatta rimontare nel giro di 3 minuti, passando da un risultato di 3-1 ad un inaspettato pareggio. Lo stesso discorso si può fare anche per quanto riguarda la partita decisiva contro la Svizzera, dove la Serbia è riuscita a passare in vantaggio, ma la Nati  alla fine ha trionfato soprattutto grazie ad ulteriori disattenzioni difensive fatali della Serbia. Infatti, la Nazionale delle aquile bianche lascerà il girone classificandosi come ultima del gruppo nonostante avesse il miglior attacco, ma con la peggior difesa. è risaputo che  se non si ha una base solida in difesa, la squadra non va da nessuna parte.

http://gty.im/1444278929

I TITOLI DI CODA…

È stato un mondiale che è volato in fretta, perché si sa: “il tempo passa veloce quando ci si diverte”. Una cosa è sicura, questo è stato uno dei più bei mondiali e ci mancherà sbirciare le partite delle 11 mentre siamo in classe o al lavoro, le partite ogni giorno(una droga per noi appassionati). Aspetteremo con ansia il prossimo mondiale che si disputerà nel 2026, nel mentre ci godremo la nuova generazione di calciatori che uscirà, e che ha già dimostrato il suo potenziale in questo ultimo torneo.

Arrivederci Coppa del Mondo, ci rivedremo presto…

VIVA IL CALCIO!

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