Milan: (NON) buona la prima
I rossoneri guidati da Fonseca deludono all’esordio con un pareggio in extremis strappato al Torino: è 2-2 nell’esordio rossonero a San Siro.
Formazioni:
Ac Milan 4231
16 Maignan
2 Calabria(38’st Okafor) 28 Thiaw 23 Tomori 56 Saelemakers
4 Bennacer (14’st Reijnders) 8 Loftus-Cheek
21 Chukwueze (14’st T. Hernandez) 11 Pulisic (28’ st Musah) 10 Rafa Leao
9 Jovic (14’st Morata)
Allenatore P.Fonseca
Torino 352
32 Milinkovic-Savic
27 Vojvoda 23 Coco 5 Masina
19 Bellanova (42’ st Dembele) 28 Ricci 77 Linetty (26’ st Tameze)8 Ilic 20 Lazaro (42’st Sazonov)
91 Zapata (26’ st Karamoh) 9 Sanabria (15’ st Adams)
Allenatore: P.Vanoli
Primo tempo:
Paulo Fonseca sorprende tutti nella formazione della sua prima uscita ufficiale coi colori del Milan. Saelemakers terzino sinistro (a sostituire un non prontissimo Theo ed un non adattissimo Terracciano) è la mossa inaspettata che lascia perplessi i tifosi. Nonostante la formazione priva dei nuovi e con un’incognita nella linea difensiva il Milan sembra soffrire poco in avvio di gara. La prima grande occasione del match è per i rossoneri. Al settimo il Milan conquista il suo primo angolo stagionale, ma Leao spreca tutto mandando fuori a pochi passa dalla linea una respinta di un difensore granata su colpo di testa a botta sicura di Thiaw. Il Toro risponde 23 minuti dopo trovando la rete del vantaggio: il cross di Lazaro dalla sinistra trova la testa di Bellanova che riesce a superare Maignan ma (almeno apparentemente) non Thiaw che respinge sulla linea. Maresca non convalida il gol, ma il richiamo del VAR costringe l’arbitro campano a ritornare sui suoi passi ed assegnare la rete ai granata. La squadra di Fonseca fatica a reagire e la gara sembra essere appannaggio dei granata: Zapata trova l’opposizione di Maignan su colpo di testa a botta sicura al 38esimo. Un guizzo improvviso sembra poter rimettere in piedi la gara, ma Leao spreca ancora tutto: Loftus-Cheek manda il portoghese in porta con l’esterno, ma il 10 lusitano (dopo aver resistito alla carica di un difensore torinese) spara addosso a Milinkovic-Savic affossando le speranze di pareggio dei propri tifosi. L’ultima occasione di un primo tempo poco esaltante è per il Toro: Bellanova in fuga sulla destra mette palla in mezzo che arriva ad Ilic (grazie ad un velo di Zapata) che tenta di piazzarla ma trova ancora una volta un superbo Maignan (migliore tra i rossoneri nel primo tempo) a negare ai granata il raddoppio.
Secondo tempo:
Nessun cambio tra le fila delle due squadre. Un pasticcio di Lazaro rischia di vanificare il vantaggio conquistato dal Toro già in avvio: retropassaggio scellerato al portiere ma Pulisic (dopo aver intercettato e scartato Milinkovic-Savic) non riesce a inquadrare lo specchio della porta. La svolta alla gara sembra arrivare con l’ingresso in campo dei primi cambi. È il tanto atteso Alvaro Morata a guadagnarsi un rigore per fallo in area dell’altro neo arrivato Saul Coco, ma il VAR nega la gioia ai rossoneri revocando la decisione di Maresca. L’ingresso in campo dello spagnolo è evidente e veemente, tanta corsa e tanta grinta a scuotere i propri compagni intorpiditi. Il Milan fa ma il Torino segna: al 23esimo del secondo tempo è ancora Lazaro dalla sinistra con un traversone morbido a trovare un solissimo Zapatain area che appoggia indisturbato la palla in rete. La gara sembra ormai in banca per i granata con il Milan che tenta attacchi sterili alla porta di Milinkovic-Savic. Allo scadere del secondo tempo però un guizzo di Morata rimette la gara in discussione regalando ai rossoneri la speranza del pareggio nei minuti di recupero. Il forcing degli uomini di Fonseca nell’extra time trova la rete del pareggio al 50esimo. Noah Okafor non perde il vizio di fare gol pesanti nei momenti più nevralgici e con una bella girata di destro da cross di Musah buca Milinkovic-Savic fissando il punteggio sul 2-2 ed evitando un esordio complicato a Paulo Fonseca.
La gara del Milan evidenzia la presenza problemi antichi e non ancora risolti. La mancanza di equilibrio ed amnesie difensive e non gravi (Thiaw e Leao su tutti) lasciano la squadra di Fonseca ancora in quel limbo caotico e squilibrato che molto i tifosi hanno rimproverato a Pioli nelle ultime due stagioni. Riusciranno i nuovi acquisti ed il lavoro del tecnico portoghese a risolvere i soliti problemi da vecchio Milan?