il debutto nella nuova Champions tra Citizens e i Nerazzurri finisce 0-0

Etihad Stadium al completo per la partita più attesa della prima giornata della nuova Champions League, scontro titanico tra due delle squadre più in forma in Europa, sfida che si ripete dopo la finale del 2023, dove a spuntarla sono stati proprio gli inglesi con goal di Rodri.

Inter che si è presentata senza il proprio capitano Lautaro come titolare, affidando l’attacco a Taremi e Thuram e con Bisseck braccetto titolare a sorpresa, mentre di fronte un City che è sceso in campo con gli stessi di sempre con solo l’assenza di Walker, sostituito da Rico Lewis.

Uno 0-0 che mostra l’equilibrio tra queste due big e di come ormai i ragazzi di Inzaghi abbiano preso più considerazione di se stessi, giocando ad altissimi livelli in uno stadio dove il City, in Champions, non perde dal 2018.

La partita a scacchi tra Pep e Inzaghi

La prima parte di gioco è stata la dimostrazione più pura di due filosofie di gioco di due allenatori fuori categoria. Il City ha avuto il pallone tra i piedi per più tempo, classico delle squadre di Pep, ma è stata l’Inter ad essere più pericolosa, approfittando del continuo sbilanciamento a trazione offensiva degli inglesi e sfruttando la velocità di Carlos Augusto con continui cambi di gioco. Tattica ben studiata da Inzaghi, dove con un giro palla nella propria trequarti ha sempre cercato il pressing degli avversari, creando così una situazione dove con due o tre passaggi, usando come filtro Barella, Calha e Zielinski, si potesse arrivare dall’altra parte del campo finendo addirittura diverse volte in un tre contro tre.

Lo schema di gioco di inzaghi è derivato anche dal perfetto posizionamento in campo dei ragazzi di Pep, che in fase di non possesso si sono disposti sempre corti e stretti, con una linea difensiva molto alta, non permettendo ai nerazzurri la costruzione di un’azione offensiva in modo pulito, dovendo ricorrere dunque ai contropiedi.

Il Manchester City quindi, poche volte è arrivato ad intimorire la porta milanese,i passaggi di De Bruyne, i dribbling di Savinho e le invenzioni di Bernardo Silva hanno sempre trovato davanti una muraglia unita, composta addirittura da Thuram e Taremi che hanno disputato un primo tempo di completo sacrificio, con un continuo andare avanti e indietro.

Nella prima frazione di gioco, inoltre, c’è stata la possibilità di osservare nei migliori dei modi la classe spaziale di Nicolò Barella, dominatore del centrocampo con recuperi, passaggi e senso della posizione fuori dal comune, caratteristiche che solo i centrocampisti più forti del pianeta hanno.

Assedio City, ma esiste un muro svizzero

Il secondo tempo ha tutto un’altro sapore, l’entrata in campo di gundogan e Foden hanno portato molta qualità all’interno del campo per Pep, la voglia di segnare da parte degli inglesi aumentava man mano che il cronometro si avvicinava verso il novantesimo, spinto sempre di più dal pubblico di casa.Tutte le idee tattiche di Inzaghi venivano pian piano disinnescate, la resistenza difensiva milanese mostrata nel primo tempo veniva lentamente a meno, con un assedio del genere i padroni di casa vedevano il vantaggio sempre più vicino, non facendo però i conti con il muro svizzero, Yann Sommer. L’ex portiere del Bayern Monaco, si è mostrato pronto proprio nel momento del bisogno con quattro salvataggi fondamentali per il risultato, giocatore nato per questo genere di momenti. Nonostante il dominio dei Citizens, all’Inter di certo non sono mancate le azioni da goal in contropiede, soprattutto dopo l’entrata in campo di Lautaro e Dumfries, azioni che però hanno creato solo spavento.

Grealish da una parte, doku dall’altra, foden e Gundogan dietro ad Haaland, con Rodri unico pivot in mezzo al campo, una squadra che sembrerebbe da playstation, ma è stata la formazione che negli ultimi 15 minuti hanno schiacciato l’inter, facendo vivere in apnea fino alla fine i tifosi nerazzurri, che solo dopo il fischio finale hanno ricominciato a respirare.

Come nella finale del 2023, Haaland è stato il giocatore con meno palloni toccati della partita, a causa ancora di un Acerbi particolarmente ispirato, uno degli ultimi difensori vecchia scuola, mostrando di poter mantenere alti livelli anche di fronte alla punta migliore al mondo.

Pareggio dunque importante per l’Inter, che lascia una buonissima impressione e che nella prossima giornata affronterà la Stella Rossa a San Siro, puntando alla prima vittoria del nuovo formato Champions. Stesso discorso vale per il city, che nonostante un pareggio per loro amaro in casa, cercheranno di rifarsi nella prossima giornata contro lo Slavia Bratislava.