Il Lugano di Croci-Torti rimonta il Servette e, nonostante la partita in meno, raggiunge i ginevrini in testa alla classifica

Le formazioni

Lugano (4-2-3-1):

Saipi

Guillard/Mai/Hajdari/Marques

Doumbia/Grgic (66esimo Belhadj)

Cimignani (66esimo Steffen) /Bislimi (83esimo Dos Santos)/Bottani (54esimo Mahou)

Przybylko (83esimo Vladi)

Servette (4-2-3-1):

Mall

Tsunemoto (80esimo Von Moos) /Baron/Severin/Mazikou

Cognat/Ondoua

Stevanovic/Antunes (86esimo Simbakoli)/Kutesa (67esimo Magnin)

Crivelli (67esimo Guillemenot)

Il commento

Dopo l’ottima prova di Istanbul contro il Fenerbache di José Mourinho, il Lugano batte 3-1 il Servette nella terza giornata di Super League e, in attesa delle partite di Sion e Zurigo, raggiunge la squadra di Thomas Häberli al primo posto del campionato.

La partita inizia con il Lugano che cerca subito di prendere in mano il pallino del gioco palleggiando con pazienza alla ricerca di spazi utili. Anche durante la costruzione dal basso il Lugano muove palla con coraggio per attrarre l’avversario e trovare l’imbucata tra le linee avversarie. In fase di non possesso palla, è da subito evidente che l’intenzione della squadra di Mattia Croci-Torti è quella di non concedere tempo e spazio alla manovra del Servette cercando di essere aggressivi in tutte le zone del campo e di recuperare palla velocemente. Ciò nonostante, il Lugano fatica a ripartire perché quando recupera palla ha troppi giocatori sotto la linea della palla.

Il Servette punta maggiormente su rapide ripartenze non appena riesce a conquistare palla ma, anche tramite azioni più manovrate la squadra di Thomas Häberli è abile a muovere la palla in spazi stretti e trovare pericolosi passaggi verticali tra le linee luganesi. Anche durante la costruzione dal basso la squadra ginevrina predilige un gioco più diretto e verticale, spesso attraverso la palla lunga, che impedisce al Lugano di recuperare la palla vicino alla porta avversaria.

Tuttavia, le occasioni nel primo tempo scarseggiano. Per il Lugano ci provano più volte da fuori area Cimignani, Bottani e Hajdari ma le loro conclusioni finiscono lontane dalla porta di Mall senza impensierirlo particolarmente. Il primo tiro nello specchio della porta è del Servette con l’attaccante Crivelli che colpisce di testa ma Saipi para facilmente.

La prima vera occasione ce l’ha il Lugano al 44esimo minuto con Bislimi che costringe Mall alla deviazione. Poco dopo, al 46esimo, Cognat impegna Saipi su calcio di punizione costringendo il portiere luganese a mettere il pallone in calcio d’angolo. Il primo tempo è caratterizzato da tanto caldo, ritmi bassi e poche emozioni.

Il secondo tempo inizia con ritmi decisamente più alti e le due squadre che attaccano con più rapidità e coraggio. Fin dai primi minuti della seconda frazione di gioco le occasioni non mancano. Al 46esimo Cognat impegna Saipi che devia in calcio d’angolo, per il Lugano ci provano Cimignani, Bislimi e Przybylko senza però riuscire a battere Mall. Al 57esimo viene annullato un gol a Marques, mentre, al 61esimo è il Servette a passare in vantaggio con Kutesa: dopo un cross dalla destra Crivelli appoggia di petto per il numero 17 ginevrino che batte Saipi al volo. Al minuto 66 Croci-Torti inserisce Belhadj e Steffen e, al 73esimo è proprio Belhadj che con una bella incornata di testa su calcio d’angolo pareggia i conti: è 1-1.

Al 78esimo il Lugano passa in vantaggio con un clamoroso autogol: Mazikou effettua un retropassaggio al portiere Mall che però non controlla il pallone e se lo fa scivolare sotto il piede finendo direttamente in porta. È un gol che taglia le gambe al Servette. La squadra ginevrina accenna una timida reazione ma è il Lugano che, all’84esimo minuto, sigla il gol del 3-1 con un tiro a giro da fuori di Renato Steffen. La decidono i cambi del “Crus”.

Ancora una volta, la squadra di Croci-Torti dimostra di avere carattere e di non farsi abbattere dalle difficoltà riuscendo a rimontare e battere una squadra che fino ad ora aveva fatto percorso netto.

Prossima tappa: Belgrado, 8 agosto alle ore 20:00, andata dei preliminari di Europa League contro il Partizan.