I bianconeri stravincono la difficile trasferta di San Gallo con un 1-4 e riscattano la brutta sconfitta contro il Lausanne Ouchy. Decisivo Celar che trascina la squadra con una doppietta e un assist.

IL LUGANO NON MOLLA MAI

La trasferta di San Gallo sembrava arrivare nel peggior momento possibile per il Lugano: in un periodo nel quale i ticinesi non erano al meglio e, per giunta, erano decimati dagli infortuni (Doumbia, Bottani, Aliseda, Steffen) hanno affrontato una squadra che tra le mura di casa aveva vinto tutte le partite di campionato fino a quel momento. Il risultato sembrava scontato ma il Lugano del Crus ci ha abituato a mostrare gli artigli proprio nelle situazioni più difficili, e anche nel match del Kybunpark non ha fallito nel dimostrare il suo più grande punto di forza: la tenacia. Trasmessa dalla grande grinta dell’allenatore ticinese, è una caratteristica rara che rende possibili imprese difficilissime, ed è applicabile soltanto ai grandi gruppi e alle squadre più forti.

PRIMO TEMPO

L’andamento dell’incontro, va detto, è stato fortemente condizionato dal cartellino rosso (rivisto al VAR) che l’arbitro ha estratto nei confronti del capitano dei biancoverdi Lukas Gortler. Sulla dinamica del contrasto ha lasciato più di qualche dubbio, e molte proteste da parte dei padroni di casa. Il Lugano ha saputo approfittare di questa superiorità, mantenendo sempre il pallino del gioco e dominando il possesso palla. Al 45’, questo dominio si è concretizzato nel gol del vantaggio di capitan Sabbatini, che ha spinto in porta un cioccolatino di Vladi.

SECONDO TEMPO

Nel secondo tempo il Lugano ha provato a chiudere i conti più volte, rendendosi pericoloso specialmente su palla inattiva, ma la porta di Ati-Zigi sembrava stregata. Traversa di Vladi dopo un grande intervento del portiere di casa, palo di Mai e poi palo-riga di Hajrizi con un insolito tiro da fuori. La legge del gol ha colpito per l’ennesima volta e alla prima offensiva del San Gallo, Stevanovic ha trovato il pareggio al 68’, con un’azione dalla sinistra. A quel punto l’inerzia sembrava essere tutta dalla parte dei biancoverdi, che parevano avere un aiuto divino dalla loro. Invece, è qui che il Lugano ha ribadito la propria tenacia dopo appena cinque minuti. Infatti, sugli sviluppi di una punizione laterale di Grgic, Zan Celar anticipa i difensori di casa spezzando la maledizione della porta di Ati-Zigi e riportando avanti gli ospiti. Dopo il definitivo vantaggio dei bianconeri, l’assalto finale del San Gallo ha portato soltanto al 1-3 di Bislimi e alla doppietta di Celar per l’1-4, che hanno dilagato in contropiede.

CONSIDERAZIONI FINALI

Il triplice fischio di Fahndrich ha decretato la vittoria del Lugano, che pesa come un macigno, e la prima sconfitta stagionale casalinga del San gallo, che ha gettato via l’occasione di accorciare sullo Young Boys, sconfitto a Basilea.
Per Croci-Torti i problemi non sono stati certo risolti, ma la sua squadra ha dato una dimostrazione di carattere che farà invidia a tutta la Svizzera.