Due tra le società più gloriose d’Italia sono alle prese con importanti cambiamenti, ma l’umore delle due piazze in merito è diametralmente opposto. In casa bianconera regna l’ottimismo, mentre sul versante rossonero prevale lo sconforto.

Maggio 2024 potrebbe essere un mese importante per decidere l’immediato futuro di due big di Serie A. Milan e Juventus si ritrovano entrambe davanti ad un bivio importante rappresentato dalla scelta della guida tecnica per l’immediato futuro. La Juventus ha appena esonerato Massimiliano Allegri (fresco vincitore della Coppa Italia) e si appresta a compiere la scelta definitiva (che sembra già da tempo ponderata e stabilita) in Thiago Motta. Il Milan invece sembra brancolare in un buio infestato da spettri che inquietano non poco i propri tifosi.

Mentre la situazione in casa bianconera sembra offrire scenari precisi e confortanti, in casa rossonera i dubbi e le paure aumentano ed inquietano la piazza di giorno in giorno. I tifosi milanisti ( ormai stanchi di vivere la mediocrità di presunte scelte al ribasso finalizzate al galleggiamento) hanno perso la pazienza nei confronti della società ed hanno iniziato una protesta veemente all’insegna della diserzione del tifo.

Nonostante la protesta e la netta richiesta di scelte all’altezza del blasone del club rossonero, i nomi che continuano vorticosamente a circolare intorno alla panchina del Milan per il futuro sono tutt’altro che rassicuranti. Da Lopetegui a Fonseca (passando per Conçeiçao e Van Bommel) l’identikit del nuovo tecnico del Milan sembra rispondere a dei parametri che trovano la tifoseria rossonera tutt’altro che d’accordo: aziendalismo, capacità di lavoro con i giovani, futuribilità.

L’inquietudine dei tifosi tuttavia non è figlia esclusiva della scelta per la panchina. Il tifoso rossonera desidera una guida tecnica forte ed autorevole (segnatamente Antonio Conte) non solo per vincere, ma anche per timore e sfiducia nelle capacità della società rossonera (figlia di recenti scelte rivelatesi poi infelici e di una comunicazione tutt’altro che brillante).

Mentre nella Juve la figura di Giuntoli riesce a fornire al tifoso un punto di riferimento chiaro in merito alle scelte e alla direzione che il club intende comunicare e intraprendere, nel Milan il tifoso sembra non riuscire a trovare questa chiarezza e questa figura di riferimento. Il tifoso milanista inoltre rimprovera alla propria società mancanza di chiarezza nella comunicazione (soprattutto in merito agli obiettivi sportivi) che alimenta i sospetti su un presunto scarso interesse per le “questioni di campo”, in favore di un costante perseguire solo ed esclusivamente obiettivi economico/ finanziari (cosa che sembra difficilmente digeribile da una platea esigente come quella rossonera).

Le due società quindi si apprestano a compiere una scelta importantissima per l’immediato futuro. Non è dato sapere quale delle due farà la scelta migliore (nonostante le premesse siano fortemente a favore della Juventus), ai posteri l’ardua sentenza.