Ecuador: pronta a spiccare volo?
I giovanotti di Alfaro sono pronti a sorprendere ai mondiali di Qatar 2022
Quando si parla di Ecuador nel mondo del calcio lo si fa sempre in modo superficiale, forse perché la “seleccion tricolor” si è qualificata solo 4 volte alle fasi finali dei mondiali nella propria storia (2002, 2006, 2014, 2022). Ma dietro all’ultima grandiosa qualificazione si celano retroscena interessanti, che possono far ben sperare per il futuro della Tri.
http://gty.im/1245092211LA RINASCITA
Dopo la mancata qualificazione ai mondiali 2018, si sentiva il bisogno di rivoluzionare il sistema: doveva aver luogo un cambio generazionale. Ciò doveva avvenire a partire dalla federazione stessa
Nel 2019 cambia la presidenza della FEF (Federacion Ecuatoriana de Futbol) e sale al timone Francisco Egas. Il nuovo presidente ha le idee chiare, i giovani sono la chiave.
Agli inizi del 2020, per attuare il Progetto Ecuador 2030, il quale è improntato sui giovani, Egas chiama Jordi cruijff, figlio del grande Johan, il quale però non se la sente di proseguire e dopo 6 mesi si dimette. Si specula che l’addio di Jordi sia dovuto alle perplessità riguardanti il progetto durante la pandemia del 2020.
Uno che però non ha posto dubbi sul progetto ecuadoriano e che ha colto subito la palla al balzo è stato l’allenatore argentino Gustavo Alfaro, il quale diventa CT dell’Ecuador nello stesso anno e avrà il compito di dare una svolta alla squadra. Alfaro chiama come suo secondo Jorge Célico, un nome molto importante nel calcio ecuadoriano.
http://gty.im/1444553569Infatti, egli guidò la prorompente nazionale under 20 ad uno storico 3° posto nei mondiali under 20 del 2019 in Polonia, battendo addirittura nella finalina l’Italia di Pinamonti e Scamacca.Portò a casa anche la copa america under 20, quindi è uno che conosce molto bene l’ambiente e le qualità che possono apportare i giovani alla prima squadra.
DALLA QUALIFICAZIONE CONQUISTATA ALLA PRIMA VITTORIA AI MONDIALI 2022
Le basi ci sono: i giovani freschi di vittoria sono agguerriti, hanno voglia di mostrare al mondo di cosa è capace l’Ecuador. Alfaro riesce in modo eccezionale a combinare la freschezza giovanile con l’esperienza; con questa miscela magica riesce a tenere la tri nelle parti alte della classifica per tutto il girone di qualificazione ai mondiali 2022, dietro i giganti Argentina e Brasile, i quali hanno trovato sempre molta difficoltà nell’affrontare la squadra del “Lechuga” Alfaro.
Dopo un grande girone di qualificazione in cui possiamo notare alcune grandissime prestazioni (si ricorda il 6-1 rifilato alla Colombia), l’Ecuador riesce a strappare il pass per il mondiale dopo il fallimento del 2018.
La nazionale si presenta al mondiale come la terza squadra più giovane del torneo (25,6), dietro a Ghana e USA e già dalla prima partita contro i padroni di casa del Qatar si è notata la dinamicità, solidità e grinta dei ragazzi della Tri. Il tutto chiaramente evidenziato anche a causa dellelimitazioni tecnico tattiche della squadra qatariota, la quale comunque non ha avuto chance di fronte alla vivacità di gioco attuata dall’11 di Alfaro.
I giovani sono la chiave sì, ma all’esperienza non si rinuncia mai: infatti il protagonista assoluto della prima partita della giovane nazionale è stato il “veterano” Enner Valencia (33), molto criticato durante le partite pre-mondiale date le poche reti segnate, ma che con una doppietta (quasi tripletta) è riuscito a farsi perdonare dai propri connazionali e trascinare la squadra ad una vittoria più che importante.
http://gty.im/1245091718LOS CHICOS MARAVILLA
Ma chi sono i “golden boys” che stanno trascinando la “seleccion” Ecuadoriana?
Un nome che sicuramente vi sarà capitato di sentire è quello di Moises Caicedo (21), perno sia del centrocampo della nazionale sia del Brighton di De Zerbi: un centrocampista moderno, con abilità strabilianti, gestore dei tempi di gioco della squadra. Quasi tutti i palloni passano da lui, riesce a condurre le manovre con calma e saggezza, non comune per uno della sua età.
La difesa è un vero proprio muro ed è composta da giocatori giovani già con una certa esperienza nel calcio internazionale. Spicca il nome di Pervis Estupiñan (24), il quale ormai ha una grande esperienza a livello europeo: protagonista nel Villareal che arrivò in semifinale dell’ultima Champions League, ad oggi gioca al Brighton insieme a Caicedo. Pervis è un terzino di spinta che riesce a contribuire nelle azioni offensive con buoni cross e buone sovrapposizioni, tutto ciò coronato da una grande dote di corsa. Un altro nome di punta nella difesa è quello di Piero Hincapié (20): difensore centrale moderno, veloce, aggressivo che riesce a impostare il gioco in maniera importante. Infatti, il gioco parte frequentemente proprio da lui ed è per questo che è una pedina indispensabile per Alfaro.
Anche Hincapié sta facendo esperienza in Europa: gioca nel Bayer Leverkusen da 2 anni e sicuramente ha un grandissimo margine di miglioramento, considerando che nell’ultima finestra di mercato è stato accostato a grandi club del calibro di Napoli e Milan.
L’ala che potrebbe far spiccare il volo a questo Ecuador è il talento naturale Gonzalo Plata (22), un giocatore sopraffino che, con una tecnica fuori dal comune accompagnata da una velocità esplosiva, riuscirebbe persinoa dribblare i magazzinieri durante i pre partita -. Un talento che ha saputo mostrare le proprie qualità durante il mondiale under 20, aggiudicandosi il premio come terzo miglior giocatore del torneo. Gonzalo Plata venne cercato dal Barcellona ma rifiutò per il suo futuro “platita” scelse la piazza dello Sporting Lisbona, nella quale però non seppe mostrare a pieno il proprio potenziale. Dopo l’esperienza in portogallo, si trasferisce al Valladolid di Ronaldo il Fenomeno, dove tuttora è uno dei giocatori più importanti della squadra. Se in questo mondiale saprà mostrare al mondo intero ciò di cui è capace, potrebbe approdare in un top club europeo.
Oltre ai giocatori citati segue una lunga lista di nomi interessanti che stanno cercando di sbocciare e che potrebbero rappresentare la Tri nel miglior modo possibile.
Riuscirà Alfaro a guidare los “muchachos” della Tricolor ad un traguardo più grande?
Sicuramente le premesse per sorprendere il mondo ci sono. L’obiettivo è quello di guardare il mondo dall’alto verso il basso, come fa il condor delle Ande mentre è in volo. Vedremo come continuerà la “banana mecánica“, in campo oggi alle 17.00 contro l’Olanda (” l’arancia meccanica“) di Van Gaal. Sarà un match chiave per la qualificazione agli ottavi di finale.