I due risultati negativi ottenuti in avvio di campionato pongono in serio dubbio il prosieguo della stagione. Il cammino dei rossoneri potrebbe già aver preso una piega preoccupante

“Calcio di agosto non ti conosco” è uno degli aforismi popolari più noti nel mondo del calcio italiano. la celebre frase solitamente viene utilizzata dai calciofili nostrani per giustificare eventuali debacle della propria squadra nelle classiche amichevoli estive. In questo caso però di amichevoli non si tratta. A non essere riconosciuto in agosto non è un calcio scanzonato e preparatorio, ma l’esordio del nuovo Milan di Fonseca nel campionato di Serie A 2024/25. Le prime due giornate di calcio agostano (ma soprattutto agonistico) hanno regalato ai tifosi rossoneri due feroci delusioni. Se in Milan-Torino c’è stata quantomeno una base di speranza da cui ripartire (la rimonta di cuore guidata dal capitano delle Furie Rosse campioni d’Europa Alvaro Morata), Parma-Milan ha completamente annientato qualsiasi velleità di gloria milanista facendo ripiombare il tifo rossonero in un baratro di desolazione non troppo antico.

La prestazione degli uomini di Fonseca in terra ducale (più che il risultato in sé) ha consegnato nelle mani dei milanisti (per l’ennesima volta nelle ultime tre stagioni targate Redbird) una bandierina bianca pronta per essere sventolata in tempi brevi. Indolenza totale e mancanza di qualsivoglia forma anche remota di pathos agonistico hanno trasformato la neopromossa Parma nel miglior Real Madrid dei primi anni 2000.

Se anziché Man, Mihaila, Coulibaly; Bernabe e Bonny i cronisti avessero pronunciato Figo, Beckham, Roberto Carlos, Zidane e Ronaldo probabilmente nessuno avrebbe avuto nulla da contestare (men che meno i tifosi milanisti). Altrettanto ovviamente non si può dire dei giocatori in maglia rossonera, i quali più che il Milan degli Invincibili sono sembrati il team degli Scapoli capitanati dall’ingegner Calboni nel film “Fantozzi”. L’elemento più allarmante è che la resa (fin dal primo minuto di gioco) porta le firme di coloro i quali dovrebbero essere i trascinatori della squadra. Le prestazioni raccapriccianti di Theo Hernandez e Leao costituiscono un problema non da poco nell’economia della squadra rossonera. I due top players del Milan sono apparsi totalmente fuori forma e fuori contesto in quel di Parma. Per quanto riguarda i nuovi da segnalare un ottimo Pavlovic (con grinta e attenzione ha retto praticamente da solo tutto il Milan dal centrocampo in giù) e Fofana (appena entrato ha cercato subito di dare il proprio contributo fisico, tecnico e in termini di leadership).

La nota stonata della campagna acquisti è (come da attese) proprio Emerson Royal (di cui molti già dubitavano in termini di utilità). Il terzino brasiliano si presenta nel peggiore dei modi possibili: entra con un pareggio miracolosamente acciuffato da Leao e Pulisic e tenta di mandare in porta gli avversari con uno scelleratissimo passaggio in orizzontale (vietatissimo già dalle primissime categorie nelle scuole calcio) a tagliare fuori i propri compagni di reparto.

L’ambiente rossonero è già in stato di crisi e le alte cariche milaniste devono fare quadrato attorno ad un Fonseca in via di delegittimazione dopo solo due partite ufficiali. Riuscirà il tecnico portoghese a dare una scossa all’ambiente e a raddrizzare una stagione già in via di collasso sabato a Roma contro la Lazio?