COPA AMÉRICA 2024: IT ‘S TIME FOR CUARTOS DE FINALES!
Tra sorprese e conferme, la Coppa continentale americana non delude e ora inizia il bello
Con le ultime due partite disputate nel girone D, nella notte tra Martedì e Mercoledì, si chiude il discorso qualificazione ai quarti di finale. Fase a gironi che ha regalato diverse sorprese, ma allo stesso tempo anche conferme, soprattutto sul gap esistente tra le squadre della CONCACAF con quelle della CONMEBOL.
Analizziamo ora, girone per girone, com’è stato l’andamento delle squadre nei vari gruppi, focalizzandoci su ciò che ha funzionato e ciò che non.
Gruppo A: Argentina senza rivali.
(Argentina, Canada, Cile, Perù)
Argentina che termina questa fase col punteggio pieno senza sorprese e senza dimostrare difficoltà, a parte nella partita contro il Cile sbloccata negli ultimi minuti con la zampata di Lautaro Martinez, mvp del torneo momentaneamente con 4 goal all’attivo, squadra di Scaloni che dunque compie il lavoro che doveva svolgere correttamente.
La seconda qualificata è il Canada che, alla prima partecipazione al torneo, raggiunge questo grande traguardo con una squadra interessante, ma con un gioco non del tutto irresistibile, infatti se nella gara inaugurale ha dimostrato di saperci fare nonostante la sconfitta contro l’Argentina, nelle due partite seguenti non ha espresso un bel gioco, sì,è riuscita strappare quattro punti, ma punti arrivati anche dagli episodi favorevoli capitati, finendo entrambe le partite con superiorità numerica.
Per Perù e Cile esiste un discorso che vale per entrambe: Bisogna smettere di vivere nel passato!
Due nazionali storiche che però hanno perso la bussola e vagano ora tra risultati e prestazioni del tutto mediocri, squadre che hanno partecipato al torneo con la media età più alta tra tutte e le uniche a non aver segnato nemmeno un goal. Delusione totale per entrambe che si sono presentate non con l’obiettivo di vincere, ma bensì di lasciare le fondamenta per una nazionale del futuro, obiettivo che però è stato fallito da ambedue.
Gruppo B: La Vinotinto
(Venezuela, Ecuador, Messico, Giamaica)
Il gruppo più equilibrato del torneo termina con una grande sorpresa: il Venezuela che supera il girone a punteggio pieno. Squadra allenata da Fernando Batista, conquista meritatamente la vetta del gruppo con tre prestazioni convincenti, un bel gioco e un gruppo unito composto da veterani e giovani che vogliono dimostrare di essere loro la sorpresa del torneo, ora la Vinotinto dovrà affrontare ai quarti il Canada, una partita totalmente abbordabile per le loro capacità.
Il secondo posto se lo aggiudica l’Ecuador, che dopo l’inciampo iniziale contro l’appunto Venezuela, demolisce la Jamaica e riesce, con le unghie e con i denti, a strappare un pareggio contro il Messico per agguantare la qualificazione. La tricolor ecuadoriana convince fino a un certo punto, sempre presenti con prestazioni monster le colonne Caicedo e Hincapie, ma trattandosi della loro generazione d’oro ci si aspetterebbe di più e aumenta la convinzione che la squadra sia gestita da un allenatore, Felix Sanchez Bas, non alla portata e che non regge la pressione di una nazione intera che sogna con un primo storico trofeo. Ai quarti dovranno affrontare l’Argentina campione del mondo.
Il Messico esce deludendo la grande folla sempre presenta allo stadio, c’è da dire che ormai la squadra messicana non è più quello che era tempo fa, ha pochi giocatori di qualità e un gioco che lascia molto a desiderare, partecipare alla Gold Cup non è lo stesso che partecipare alla Copa America e lo hanno capito molto bene.
La Giamaica lascia il torneo con un’unica nota positiva, il primo goal storico nella competizione, goal segnato contro l’Ecuador che almeno ha permesso ai tifosi giamaicani di sgolarsi un po’.
Gruppo C: L’Uruguay del Loco
(Uruguay, Panama, USA, Bolivia)
Uruguay del Loco Bielsa che stra-convince, nove punti con nove goal fatti, un’armata quasi incontrastabile, tra le grandi favorite La Celeste si piazza in pole senza ombra di dubbio trascinati da grandi nomi come Ronald Araujo, Fede Valverde e Darwin Nuñez, con un gioco meticolosamente studiato dal Loco.
Grande sorpresa invece la qualificazione del Panama che alla seconda partecipazione nel torneo, raggiunge per la prima volta i quarti, collezionando 6 punti storici e facendo ciò che dovevano fare, rimanere uniti e solidi in campo aspettando il momento giusto per attaccare, tattica che ha permesso ai Canaleros di eliminare addirittura i padroni di casa, gli USA.
Stati Uniti che vengono eliminati in modo prematuro, nonostante la quantità di talenti interessanti che stanno uscendo, un po’ la sfortuna e un po’ l’ “ingiustizia arbitrale” non permettono alla squadra della stella Pulisic di continuare nel torneo, una delusione sia perché erano i padroni di casa e sia perché il girone era composto da nazionali abbordabili per gli Yanks, nonostante ciò la rosa è giovane e in futuro chissà le cose potranno andare molto meglio.
Bolivia che termina il girone con 0 punti e si riconferma la nazionale con più basso livello nel continente americano, una nazionale che deve ricostruire tutto l’ambiente calcistico al più presto se vuole competere a grandi livelli.
Gruppo D: La seconda vita di James Rodriguez
(Colombia, Brasile, Costa Rica, Paraguay)
In testa al girone, contro la maggior parte dei pronostici, ci arriva la nazionale Colombiana, Cafeteros guidati da un James Rodriguez on fire , con 3 assist all’attivo, che appena indossa la maglia gialla della nazionale rinasce completamente, e da un Luis Diaz inarrestabile sulla fascia sinistra, squadra che non perde da 26 partite consecutive e che non intende in alcun modo fermarsi. A dirigere tutta l’orchestra è l’allenatore argentino Nestor Lorenzo, allenatore che ha preso la Colombia da una situazione difficile e la resa una delle contendenti principali per la vittoria della Copa America dando a loro un’identità di gioco che gli ha permesso di primeggiare nel girone . Ai quarti i colombiani affronteranno il Panama, il cammino verso il fondo del torneo sembra spianato per loro, ma nel calcio non si sa mai.
Brasile che finisce seconda nel gruppo, ma con prestazioni deludenti per il livello della selecao, una nazionale composta da grandi nomi ma che non sembra funzionare nei meccanismi, la mancanza di un leader carismatico come Neymar si sente in mezzo al campo, unita anche alla mancanza di un 9 puro. Brasile che se all’inizio del torneo era in pole per la vittoria del trofeo, ora vede abbassarsi in modo netto la sua posizione, anche perché alla prossima fase affronterà l’Uruguay, squadra che al contrario dei verdeoro, si trova in stato di grazia con grandi certezze.
Costa Rica e Paraguay hanno disputato il torneo che dovevano disputare, senza grandi obiettivi ma cercando di infastidire le big, la prima finisce con 4 punti ghiotti e importanti poiché uno dei quei quattro punti è stato conquistato contro il Brasile, mentre il Paraguay termina con 0 punti senza nulla sperare.
Tabellone quarti di finale:
Parte Alta:
Argentina vs Ecuador
Venezuela vs Canada
Parte Bassa:
Uruguay vs Brasile
Colombia vs Panama