Top e Flop dell’8° giornata di Champions League: fine atto primo!
È giunta al termine la prima parte della nuova UEFA Champions League, dopo otto giornate è stata definita la classifica generale per le 36 squadre, in una grandiosa serata di calcio con ben diciotto (!) partite in contemporanea in giro per l’Europa. Non sono certo mancate emozioni e sorprese, con tante squadre che vedevano il proprio destino in mano propria e delle altre squadre, con tutte le dinamiche per determinare il piazzamento in caso di arrivo a pari punti. Ma vediamo chi si è messo in luce e chi invece ha avuto una serata particolarmente storta.
Top 11 (4-3-3)
Portiere:
- Thibaut Courtois (Real Madrid): partita solidissima per il portierone belga, che nella vittoria per 3-0 contro il Brest ha permesso ai Blancos di non vedere mai il risultato a rischio. La risalita della squadra di Ancelotti si fonda necessariamente sulla salute e sulle prestazioni del loro campione in porta, che non sembra dare segni di cedimento.
Difensori:
- Joshua Kimmich (Bayern Monaco): nonostante le continue voci su possibili malumori per il veterano dei bavaresi, lui continua a dimostrare il suo valore sul campo, questa volta con ottime scelta in fase di interdizione e in impostazione, con sei passaggi chiave e un assist. Se il Bayern Monaco vuole puntare in alto deve necessariamente fondarsi sui propri senatori, e su Kimmich in primis.
- John Stones (Man. City): è il centrale inglese l’eroe dei Citizens, che sono riusciti a strappare la qualificazione ai playoff all’ultima partita. Due assist e un gol sfiorato che fanno recuperare in 45’ una partita che si era nuovamente messa sui binari sbagliati. Sospiro di sollievo, ma la crisi per Guardiola non sembra ancora risolta.
- Marcos Llorente (Atletico Madrid): ormai una certezza di questo format, il tuttocampista dell’Atleti è sempre decisivo per la propria squadra, stavolta con un gol nella larga vittoria a Salisburgo che consolida il piazzamento tra le migliori otto della fase iniziale della nuova Champions League.
- Arjan Malic (Sturm Graz): nonostante l’eliminazione, la squadra austriaca si toglie la soddisfazione di vincere in casa contro una squadra di spessore come il Lipsia. Eroe della partita proprio il giovanissimo difensore bosniaco, autore del gol partita e in generale di una grande prestazione sia in attacco che in difesa.
Centrocampisti:
- Martin Baturina (Dinamo Zagabria): nell’inaspettata vittoria contro il Milan si è messo in luce il trequartista classe 2003, autore del gol del vantaggio con anche nove recuperi e sei dribbling riusciti. La Dinamo è fuori dalla fase a eliminazione diretta, ma sicuramente è riuscita a uscire con stile dal più alto palcoscenico.
- Orkun Kökçü (Benfica): è noto a tanti dai tempi del Feyenoord, e ora sta dimostrando di saper essere decisivo anche ai massimi livelli. Stavolta il metronomo turco ha giocato divinamente contro la Juventus, segnando il gol che ha chiuso la partita e garantito il piazzamento playoff per la squadra di Lisbona.
- Osame Sahraoui (Lille): la copertina della vittoria contro il Feyenoord se la prende il 23enne marocchino, con un gol e un assist a coronare una partita dominata dall’inizio alla fine, che permette ai francesi di qualificarsi direttamente alla fase a eliminazione diretta, evitando le insidie dei playoff.
Attaccanti
- Morgan Rogers (Aston Villa): il classe 2002 dei Villains con una tripletta in una partita divertentissima garantisce alla sua squadra un inaspettato piazzamento tra le prime otto. Partita non brillantissima in fase di sviluppo per il talento inglese, ma una freddezza sotto porta da grande talento, che sta guidando l’Aston Villa in zone alte di classifica sia in premier che in UCL.
- Ousmane Dembele (PSG): si ipotizzava un pareggio da “biscotto” per Stoccarda e PSG, così da far passare entrambe ai playoff … ma sembra che Dembele non abbia ricevuto il messaggio! Il francese ha infatti chiuso la pratica con una tripletta nei primi 60 minuti, lasciando la difesa dello Stoccarda col mal di testa.
- Lautaro Martinez (Inter): “statement victory” dell’Inter che chiude un ottima fase a gironi con solo un gol subito nell’unica sconfitta contro il Leverkusen. Simbolo di questa campagna europea è sicuramente il 10 argentino, che con una tripletta ha sottomesso la difesa dei monegaschi e consegnato all’Inter un posto diretto agli ottavi.
Allenatore: Bruno Genesio (Lille)
Il creatore di questo Lille da sogno, che si è messo in mostra in una fase a gironi inaspettata e incredibile. Il Lille chiude questo primo turno con sole due sconfitte e un pareggio in otto partite, sbancando anche campi importanti come il Santiago Bernabeu e il Wanda Metropolitano, e rivelandosi una vera mina vagante per chiunque se li troverà davanti nella fase a eliminazione diretta. Genesio ha anche voluto chiudere in grande stile, rifilando un 6-1 senza storia al Feyenoord che aveva vinto nettamente contro il Bayern la settimana prima.

Flop 11 (4-3-3)
Portiere
- Timon Wellenreuther (Feyenoord): il secondo portiere del Feyenoord, subentrato a Bijlow, riesce a subire addirittura cinque gol in meno di un’ora di gioco. Non che sia stato particolarmente colpevole, il Lille è costantemente arrivato in porta senza difficoltà, ma una partita del genere non può passare inosservata.
Difensori
- Amara Nallo (Liverpool): impossibile non inserire una prestazione durata solo quattro minuti! In un Liverpool già qualificato agli ottavi e sceso in campo con le seconde linee, il giovane aggregato dall’Under 21 sicuramente non ha fatto la migliore delle figure all’esordio europeo.
- Gernot Trauner (Feyenoord): andrebbe premiata in negativo tutta la difesa del Feyenoord, ma sicuramente il centrale austriaco si è reso protagonista, sia con l’assist per Gimenez che per i due autogol molto rocamboleschi che hanno compromesso una partita che il Lille aveva dominato in lungo e in largo.
- Joel Ordonez (Club Brugge): clamoroso autogol del giovane centrale ecuadoregno che regala il 2-1 al City, che chiuderà poi la partita con Savinho. Per fortuna lo scontro diretto (ben giocato dal Brugge) non condanna del tutto i belgi, che mantengono il piazzamento playoff e potranno giocarsi ancora le loro carte.
- Christian Mawissa (Monaco): clamorosa ingenuità del terzino classe 2005, che costringe la sua squadra a giocare in inferiorità numerica per ottanta minuti. Questa sconfitta ha impedito ai monegaschi di provare a raggiungere un posto diretto agli ottavi, che ora dovranno affrontare gli insidiosi playoff … non proprio la partita dei sogni per il giovane francese.
Centrocampisti
- Yunus Musah (Milan): dopo l’approccio di squadra, è stato la condanna del Milan contro la Dinamo Zagabria. La scellerata espulsione dell’americano dopo 39 minuti ha stroncato ogni possibilità di rimonta dei rossoneri, che ora dovranno affrontare i playoff rischiando di non arrivare alla fase a eliminazione diretta.
- Ilkay Gundogan (Man. City): partita emblema della seconda avventura del tedesco al City. Dopo un primo tempo terribile chiuso sotto 0-1, Guardiola decide di togliere dal campo proprio il suo talismano. La sua sostituzione ha difatti portato uno switch nei Citizens, che hanno poi vinto 3-1 e acciuffato un piazzamento ai playoff.
- Denis Zakaria (Monaco): prestazione da dimenticare per lo svizzero ex Juve, che si è ritrovato fin da subito in difficoltà causando il rigore dell’1-0. Per il Monaco sarebbe stato comunque difficile ottenere un posto tra le prime otto, anche con una vittoria, ma una sconfitta così netta non dev’essere stata ben accolta nel Principato.
Attaccanti
- Kylian Mbappe (Real Madrid): partita da dimenticare per il gigante francese, che macchia un periodo di forma incredibile (8 gol in 8 partite nel 2025!). Nonostante la vittoria a senso unico contro il Brest, il 9 dei Blancos sicuramente non sarà tornato a casa soddisfatto.
- Rafael Leao (Milan): preso come emblema di una squadra mai in partita nonostante l’avversario sulla carta abbordabile. 82 minuti di poca roba e senza mai incidere davvero … c’è poco da dire, male male come tutti i Rossoneri!
- Dusan Vlahovic (Juventus): sicuramente non ha ancora ripreso il ritmo gara dopo l’infortunio e le insistenti voci di mercato hanno un’incidenza importante, ma il 9 bianconero sembra non trovare il modo di sbloccarsi definitivamente. Di certo la Juventus non ha creato tante occasioni di qualità, ma sono già due anni che Vlahovic sembra in crisi, da lui ci si aspetta molto di più!
Allenatore:
- Marco Rose (Lipsia): il Lipsia ha chiuso una fallimentare edizione della UCL con una brutta prestazione contro lo Sturm Graz. I tedeschi sulla carta partivano molto favoriti, dato il divario tecnico tra le due squadre, ma la squadra del gruppo RedBull continua a non convincere in una stagione tendente all’anonimato, sia in Germania che in Europa.

Fonte dati: https://www.sofascore.com