Amarcord Super League: la mia cotta per Johnny Leoni
Uno dei cimeli calcistici che conservo con maggior affetto è questa cartolina firmata dal portiere vallesano Johnny Leoni.
C’è un mercato molto florido che riguarda proprio la compravendita di questi oggetti ricercati tra gli appassionati che possono essere semplici figurine oppure oggetti appartenuti direttamente a vari personaggi come calciatori, allenatori, presidenti, ecc.
Te lo ricordi il goal del barbabo finlandese ?
Erano i tempi del grande scontro tra Zurigo e Basilea, la mediana composta da Dzemaili Inler e del goal di tacco segnato in champions a San Siro contro il Milan di Tihinen (che i giornalisti sportivi Marcello Pellizzari e Andrea Mangia ricordano bene come ha raccontato quest’ultimo recentemente nello show post partita degli europei targato RSI, andatevi voi a trovare la puntata).
Leoni in quella partita si rivalutò mantenendo la porta inviolata.
Perchè dico che si rifece, semplice guardate il goal che prende da Cristiano Ronaldo in formato prime su punizione solo due settimane prima. In verità su tutte le reti non fece bella figura…
Foto: A destra, la formazione che sfido il Basilea nella finalissima di campionato del 2006/2007.
Nonostante tutti questi grandi nomi, io avevo occhi solo per il portiere natio di Sion.
Ricordo ancora un video che trovai all’epoca su Züri Tv, dove con un orecchino da alpigiano alle orecchie e con una cintura contornata da mucche alpine, Leoni raccontava di come stessero preparando la stagione a venire. Pura concentrazione di swiss style vallesano.
Personalmente passavo le giornate dopo scuola interamente a giocare a calcio tra le stradine e i garage all’interno del nucleo del mio paese in Malcantone, soprattutto in porta (porta che spesso era una garage o la pensilina dell’autopostale).
La stagione migliore per giocare a calcio nei garage ? Rimane il tardo autunno, quando le auto con targhe svizzero tedesche non occupavano i parcheggi.
Un’auntentica droga e molto meglio di tante scuole calcio per affinare la tecnica e togliere la paura di farsi male cadendo. Chiaramente per un tifoso del FC Lugano è alquanto sorprendente aver avuto un cotta per un simbolo dello Zurigo di fine e inizio anni 10′.
Consideriamo però come scusante i tempi; i bianconeri navigano in Challenge League, le partite trasmesse sulla TSI 2 erano quelle di Super league.
Anche su FIFA, gioco dove una moltitudine di ragazzi hanno formato la loro enciclopedica memoria calcistica (imparando formazioni e nomi di giocatori da far invidia agli osservatori dell’attuale Hellas Verona) il Lugano se compariva era posizionato nella categoria resto del mondo, con tutto il bene per Giovanni Proietti.
https://www.fifaindex.com/it/team/10032/ac-lugano/fifa07
Quindi quando il mio docente di francese delle medie Angelo Elia (un’altra leggenda del calcio svizzero) ci chiese di scrivere una lettera a un nostro idolo, non avevo dubbi su chi avrei scelto.
https://www.laststicker.com/cards/panini_football_switzerland_1979-1980/126
Penso che fui anche uno dei pochi a ricevere una risposta.
Passai due ore, sotto l’occhio vigile di mia madre, piegato sul dizionario a scrivere una lettera in francese indirizatta Helen-Keller-Strasse 60.
La carriera
Leoni è stato l’estremo difensore della difesa dello Zurigo per oltre otto anni prima di lasciare la Svizzera per la prima volta nel 2012.
Il vallesano è diventato un vero e proprio giramondo: prima ha giocato per sei mesi a Cipro con l’Omonia Nicosia, poi ha trascorso sei mesi in prestito in Azerbaigian con il Neftchi Baku, seguiti da altri sei mesi a Cipro. Nell’estate del 2013 si è trasferito in Portogallo per un anno con l’SC Maritimo, prima di tornare in Svizzera per un altro anno con il Le Mont.
https://www.dbfcz.ch/spieler.php?spieler_id=2
Dopo l’anno in Challenge League, Leoni è rimasto senza club per nove mesi prima di intraprendere un’ultima grande avventura: il trasferimento in Giappone. In Asia ha giocato per quasi tre anni con il Nagano Parceiro e il Tochigi FC, prima di appendere definitivamente gli scarpini al chiodo nel 2019, all’età di 34 anni.
Sotto il titolo della Nouvelliste: immaginate i parenti.
Football: Johnny Leoni se plaît au Japon
Le gardien valaisan Johnny Leoni a signé un contrat de deux ans en faveur de Tochigi en 3e division japonaise. Il évoluait la saison passée avec Nagano Parceiro.
Convocato e titolare di un debutto anche con la nazionale maggiore nel 2011, Leoni sembrava destinato a poter diventare una valida alternativa a Benaglio restando al tempo stesso incontrastato “proprietario” dei pali dei tigurini sulle orme del leggendario Karl Grob. Spoiler non è andata così.
Oggi
Leggendo la bio sul suo profilo LinkedIn scopro:
“Dal 2019 sono allenatore e direttore della scuola calcio Little Kickers per ragazzi dai 18 anni in su ad Aproz e Martigny. Appassionato di sport e calcio, ho anche fondato la prima accademia di portieri del Vallese a Vétroz”.
https://www.linkedin.com/in/johnny-leoni-04677b72/?originalSubdomain=ch
Sembra un bel progetto.
https://report.az/futbol-xeberleri/azerbaycan-kuboku-final-oyununun-stadionu-aciqlanib
Leoni vanta in bacheca un campionato e una Azərbaycan Kuboku (coppa azera). Da far invidia a molti giocatori di football manager.
Video: Leoni che invita i tifosi a rinnovare l’abbonamento di metà stagione, se il traduttore non mente.